L’integrazione delle attività svolte dall’Organismo di ricerca Benecon SCaRL (Centro Regionale di Competenza sui Beni Culturali, Ambiente ed Economia) e dalle Aziende coinvolte nel programma permettono la realizzazione di piattaforme innovative e il raggiungimento di innovazioni di prodotto/servizio/processo applicabili al settore dei beni culturali e del turismo.

Attività di aggiornamento bibliografico relativo alla topografia e all’urbanistica di Pompei

Titolo dell’incarico: Attività di ricerca sui sistemi di telerilevamento e di rappresentazione del territorio finalizzati alla conoscenza archeologica

Contrattista: Davide Mastroianni

Tutor: Prof. Carmine Gambardella

Relazione attività: Settembre 2014

 

Nel mese di settembre è stata svolta attività di ricerca volta alla realizzazione di una raccolta bibliografica ragionata sullo stato dell’arte sugli studi della città di Pompei, con particolare attenzione alla topografia e all’urbanistica. Di seguito si presenta l’elenco dei titoli più significativi:

  • AA.VV., Città vesuviane : antichità e fortuna : il suburbio e l’agro di Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabiae, Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 2013.
  • AA.VV., Neapolis. Progetto-sistema per la valorizzazione integrale delle risorse ambientali e artistiche dell’area vesuviana, 3. Planimetria della città antica di Pompei, in Soprintendenza archeologica di Pompei. Monografie 7, Roma 1994.
  • AA.VV., Pompei. L’informatica al servizio di una città antica. Analisi delle funzioni urbane. Fotopiani e piante. Textbd.; Beil. im Schuber, Roma 1988.
  • Anderson M.A., Digital spaces: Pompeii, the Internet, and beyond, in Archeologia e Calcolatori, 15 (2004), pp. 449-464.
  • Casale A., Primo contributo alla topografia del suburbio pompeiano., in Antiqua. Rivista dell’Archeoclub d’Italia, 15s.1979, pp. 27-56.
  • Corpus Topographicum Pompeianum (voll I-V), 1977, 1986.
  • D’Andrea A., Il rilievo archeologico con il laser scanner: luci e ombre, in Vesuviana: an international journal of archaeological and historical studies on Pompei and Herculaneum, 3 (2011), Pisa 2011, pp. 193-218.
  • Dobbins, J. J., Modeling Hypotheses in Pompeian Archaeology: The House of the Faun., in CAA 2010, Oxford 2013, pp. 77-84.
  • Grete Stefani, Il rilievo topofotografico di Pompei del 1910., in Archeologia Aerea, 3, 2008, pp.15-19.
  • Kockel V., Un capitolo dimenticato della cartografia di Pompei. Gaspare Marchesi e il Reale officio topografico di Napoli, in Rivista di studi pompeiani, 16.2005, Roma 2005, pp. 11-36.

Strumenti di pianificazione e controllo tecnico-contabili in ambito turistico-culturale

Tutor: Prof. Riccardo Macchioni

1. Obiettivi della ricerca
La presente ricerca si propone di fornire strumenti ed elementi utili finalizzati al supporto del management in una più efficace ed efficiente gestione di sistemi territoriali locali a vocazione culturale-turistico.
Più specificamente, gli obiettivi sono stati così articolati:
➢ Preliminari
• Inquadramento del ruolo delle attività culturali nel più generale contesto economico.
• Individuazione dei rapporti tra l’economia aziendale e l’organizzazione e gestione delle attività culturali (con riferimento musei, parchi archeologici – turistici).
• Analisi dell’applicabilità alla gestione di aree archeologico-turistico-museali degli schemi concettuali e degli strumenti operativi di controllo economico-finanziario elaborati dalla letteratura accademica e dalla prassi professionale per le imprese for profit.
➢ Finale
Individuazione, definizione ed elaborazione di strumenti, metodi e misure per il controllo economico e finanziario come supporto delle scelte strategico-gestionali del management di sistemi territoriali locali a vocazione turistico-culturale.

2. Risultati ottenuti periodo di attività agosto 2014-febbraio 2015
2.1. Sistemi e strumenti di pianificazione e controllo di gestione
Nel periodo agosto-dicembre 2014, l’attività di ricerca è stata orientata alla creazione di un solido background (teorico-istituzionale) utile a delineare sistemi e strumenti di pianificazione e controllo di gestione finalizzati al supporto di analisi economico-finanziaria di imprese for profit e, in particolare, di organizzazioni non profit nella gestione di siti archeologico-culturali. In tale ambito, sono stati, altresì, elaborati schede di reporting direzionali idonee a guidare i soggetti gestori in una più efficace ed efficiente gestione delle risorse economiche e culturali.
Tanto premesso, si segnala che nel primo mese di attività si è proceduto ad analizzare la letteratura accademica e la prassi contabile, nazionale e internazionale, avente ad oggetto lo studio della tematica del controllo di gestione nell’ambito del sistema dei beni culturali.
Nel secondo mese di attività, la ricerca si è concentrata sui generali processi di pianificazione, programmazione e controllo di gestione generalmente adottati nell’ambito delle aziende. In tale circostanza, si sono introdotti, i concetti di contabilità dei costi (tra cui Contabilità per Centro di Costo e Activity Based Costing) e l’analisi delle configurazioni di costo. La figura n. 1 riassume il processo di pianificazione, programmazione e controllo utile a gestire organizzazioni complesse.

Strumenti per la fruizione in modalità multisensoriale del sito archeologico di Pompei

Collaboratore: ing. Francesco Sorrentino

Tutor: Prof.Luigi Maffei

Novembre 2014

 

L’obiettivo del presente progetto è quello di implementare soluzioni tecniche che consentano di fornire ai turisti dell’area archeologica di Pompei una fruibilità dell’area in modalità multisensoriale. Nella visita ad un’area archeologica, infatti, le sensazioni legate alla visione sono sempre state considerate prioritarie, se non esclusive. Tuttavia la sola rappresentazione visiva non può risultare ecologicamente valida se non si considera la sua integrazione con l’esperienza acustica dell’area, mediante l’utilizzo di tecniche  di auralizzazione tridimensionali.

L’applicabilità ed il gradimento di alcuni interventi atti a migliorare la qualità acustica dei luoghi all’interno dell’area archeologica, nonché la fruibilità del sito nel suo complesso, devono essere studiati secondo un approccio olistico, come riportato dalla letteratura più recente sul Soundscape. Devono inoltre riguardare, oltre che le aree maggiormente frequentate, anche i luoghi in cui si verifica un minor trasferimento di informazioni al turista e quelli maggiormente disturbati per la presenza di sorgenti sonore esterne e non coerenti con il soundscape atteso.

Parallelamente, esistono ulteriori siti, più specifici e di grande interesse, che non possono in alcun modo essere fruiti dai turisti se non attraverso la loro ricostruzione virtuale integrata con la propria signature acustica. Un esempio è rappresentato dal Teatro Grande di Pompei le cui modellazioni grafiche tridimensionali devono essere inevitabilmente integrate dalle risposte all’impulso binaurali prodotte per ciascuna posizione relativa sorgente-ricevitori oltre che dall’orientamento della testa del soggetto nel piano orizzontale e sagittale. In questo modo ciascun suono anecoico riprodotto potrà essere auralizzato nella sua completezza per essere percepito correttamente dai suoi fruitori.

L’implementazione e l’integrazione di queste tecniche di auralizzazione tridimensionali devono essere testate attraverso la realizzazione di casi studio. Per questo scopo è stata predisposta la modellazione virtuale di un piccolo ambiente dell’area archeologica in cui verranno sperimentate e verificate queste tecniche.

Analisi di contesto dei comuni del Sistema Territoriale di Sviluppo F3-Miglio d’Oro Torrese-Stabiese: Composizione della struttura demografica e analisi del comparto turistico

Titolo dell’incarico: “Attività di acquisizione ed elaborazione statistica dei dati nell’ambito delle attività del Connected Park Environment (CPE) e del Heritage Environment Link Program (HELP)”

Tutor: Prof.ssa Rosanna Verde

Collaboratore: Dott.ssa Maria Spano

La città di Pompei vanta la presenza di uno dei principali siti archeologici al mondo, ossia l’antica città romana distrutta tragicamente a seguito di una delle eruzioni del Vesuvio, avvenuta nell’anno 79. Gli scavi di Pompei, con quelli di Ercolano ed Oplontis, sono riportati nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Oltre agli scavi archeologici, la città di Pompei vanta anche la presenza del Santuario della Beata Vergine del Rosario.

L’area degli scavi archeologici ed il Santuario della Beata Vergine del Rosario rappresentano un unicum mondiale e la vera opportunità di sviluppo per l’intera zona Vesuviana.

L’area vesuviana, in generale, e quella di Pompei, in particolare, non riescono però a trarre benefici dai propri punti di forza né a porre in essere iniziative in grado di sfruttare le diverse opportunità che il territorio possiede. Questa mancanza rappresenta una minaccia sia per il comune che per il patrimonio naturale e culturale, in quanto l’assenza di strategie di pianificazione territoriale riduce notevolmente le possibilità di sviluppo di questa zona.

Analizzare il contesto locale, attraverso l’uso di metodi di indagine statistica, consente di “fotografare” le dinamiche socio-territoriali, fornendo dati per l’elaborazione di politiche e di piani di turismo, indirizzando scelte di pianificazione a diversi livelli.

Pertanto l’attività di ricerca applicata svolta al 31 gennaio’15 è stata focalizzata proprio sulla pianificazione di un’analisi del contesto locale, concretizzatasi finora nella raccolta ed nell’elaborazione di dati relativi alle caratteristiche sociodemografiche, ai flussi turistici ed alla ricezione alberghiera del comune di Pompei e di tutti gli altri comuni che secondo il Piano Territoriale Regionale della Campania, fanno parte del Sistema Territoriale di Sviluppo F3MIGLIO D’ORO, Torrese-Stabiese.

Analisi urbanistica multicriteri@ per la lettura e la rappresentazione della città e del territorio metropolitano

Dott. arch. Giuseppe Guida

Il lavoro analitico e progettuale, di seguito sinteticamente riportato, inquadra le questioni territoriali del sito di Pompei a livello metropolitano, utilizzando, in particolare, analisi di tipo “multicreteri@”, implementabili ed interscambiabili. Il tutto mediante una piattaforma GIS in grado di rendere i dati omogenei, georeferenziati e gestibili in maniera integrata, sia ai fini di questo studio, sia per proseguire l’attività di ricerca e fornire un utile supporto al decisore pubblico e agli attori di tipo privato.

Per fornire una cornice territoriale da considerare quale dimensione fisica ottimale nella quale far convergere le analisi e i risultati del Progetto Campus si è ritenuto opportuno relazionarsi alla strumentazione di piani e programmi vigenti, provando ad operare una sorta di interpolazione delle previsioni e degli indirizzi strategici contenuti nei singoli strumenti.

In questo senso, si è innanzitutto delimitato un ambito territoriale di analisi, che è stato identificato con il Sistema Territoriale di Sviluppo “F3 – MIGLIO D’ORO – TORRESE STABIESE” del Piano Territoriale Regionale che comprende i comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Pompei, Castellamare di Stabia, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase.

In generale i 45 STS previsti nel PTR rappresentano porzioni del territorio regionale omogenei da un punto di vista territoriale, economico, identitario e culturale.

Come azione preliminare, quindi, si sono estratti gli indirizzi e le disposizioni contenute nella pianificazione vigente, utili ai fini del progetto di ricerca. In particolare si sono presi in considerazione i seguenti strumenti di pianificazione urbanistica e di settore: Piano Territoriale Regionale (approvato), Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (adottato preliminare), mosaico dei piani comunali vigenti, Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino della Campania Centrale.

Piani

Tali informazioni territoriali e urbanistiche sono state integrate dai dati Istat riguardanti la popolazione, il patrimonio edilizio, l’occupazione, l’industria, l’agricoltura, il turismo.

Forme urbane ed architetture nel paesaggio idrografico della valle del Sarno

Una posizione teorica sul paesaggio

Questo saggio si propone di studiare il sistema fluviale del Sarno come una grande opera d’architettura idraulica ed elemento naturale generatore delle forme urbane che si sono insediate nel tempo in questi luoghi. Il paesaggio e la struttura insediativa della valle del Sarno sono da sempre condizionati dal rapporto strettamente dipendente con il fiume; da questa simbiosi, tra struttura del territorio e costruzione dei manufatti, deriva la nascita e lo sviluppo dei centri urbani e la tipologa delle architetture più significativi di questa valle.

Il paesaggio è concepito come una componente indispensabile dell’architettura. E’ pur vero che tutte le discipline che hanno studiato la di città e il territorio hanno esasperato l’uso di questo termine in modo indiscriminato e generico. In architettura questa ipertrofia può essere arginata seguendo un taglio costruttivo. Non ci interessa parlare di paesaggismo o di quelle forme di abbellimento, di arredo arboreo, di elementi effimeri, molto di moda in questi anni, ma di ciò che permette al paesaggio esterno ed interno alle città di essere un impianto di sistema infrastrutturale. C’è un’attitudine tutta italiana nel rapportare l’architettura al paesaggio, che si lega alla trasformazione dell’idea stessa di paesaggio. Ci sono alcuni temi in cui la modificazione alla scala paesaggistica investe specifiche problematiche di tipo architettonico. Questo avviene quando lo stesso paesaggio, che fa da sfondo o da scena, entra in gioco nelle architetture, quando quel paesaggio risolve quello specifico problema divenendo materiale del progetto architettonico.

I muri a secco che delimitano le proprietà nelle campagne del sud, i terrazzamenti della costiera sorrentina con i suoi prevoli, i basamenti, le pavimentazioni, gli argini lapidei dei fiumi nelle città storiche, i viali alberati ed i percorsi campestri extraurbani, ecc..sono quelle infrastrutture che, interagendo direttamente con l’architettura, costruisco e caratterizzano il paesaggio.

Relazione attività di ricerca

Contrattista: Flavia Leone

Tutor: Prof. Maria Rita Pinto

 

Beneficiario: BENECON scarl

POR CAMPANIA FSE 2007/2013 A VALERE SULLE RISORSE DEGLI O.O. 2.1 E 2.2

TITOLO DELL’OPERAZIONE: ECOTURISMO URBANO PER LA FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI IN CAMPANIA

 

TITOLO DELL’INCARICO 9)

Attività di elaborazione dati finalizzati al riuso del Patrimonio costruito da valorizzare e alla redazione di piani di manutenzione certificati.

 

Tutor: Prof. Arch. Maria Rita Pinto

Contrattista: Arch. Flavia Leone

 

Premessa

L’obiettivo dell’attività di ricerca è quello di definire metodi e strumenti di supporto decisionale e operativo alla programmazione delle attività manutentive dei Beni Culturali diffusi nel territorio campano. Gli interventi di manutenzione, a diversa intensità e frequenza, sono diretti a tenere sotto controllo le azioni degli agenti di degrado allo scopo di prolungare il ciclo di vita del bene, garantirne la conservazione entro logiche di sostenibilità e favorirne la fruizione.
Modalita’ di svolgimento della ricerca
L’attività di ricerca svolta è stata finalizzata alla redazione dello Stato dell’Arte relativo alle tematiche oggetto del presente Programma di Ricerca, all’individuazione delle criticità riguardanti la programmazione degli interventi manutentivi, alla selezione dei Casi Studio nell’ambito del Patrimonio archeologico Campano, alla redazione di Schede Tecniche “dedicate” per il Piano di Manutenzione.

In particolare il lavoro si è articolato nelle fasi di seguito riportate:

1) Definizione del campo di applicazione.

2) Analisi del quadro normativo per la manutenzione dei Beni Culturali.

3) Individuazione delle criticità del quadro normativo relativo alla programmazione degli interventi manutentivi.

4) Analisi dei processi di manutenzione: scenario di riferimento, strumenti di controllo tecnico, piani di manutenzione certificati.

5) Individuazione dei Casi Studio e delle criticità in atto: Sito Archeologico di Pompei.

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