OR1 Connected Park Environment (CPE) 1.1
Nome Attività: 1.1 Elaborazione del programma di lavoro cpe; raccolta dei "requisiti utente" per rispettare le esigenze degli utenti inesperti; costituzione del documento "requisiti utente" e trasferimento ai partner industriali. Accompagnamento alle imprese e monitoraggio delle attività.
Obiettivo Realizzativo: OR1 Connected Park Environment (CPE)
Risultati Attesi: L’attività di ricerca, svolte dall’Organismo di ricerca facente parte del CAMPUS, si è configurata anche come una sperimentazione dell’utilizzo integrato di tecniche e strumentazioni per il rilievo, un laboratorio sul campo per mettere a punto una metodologia collaudata di rilievo digitale integrato multidimensionale e multiscalare, esportabile ad altri contesti. La prima indispensabile azione è stata la predisposizione di una rete geodetica locale, materializzando dei capisaldi geodetici da utilizzare per la georeferenziazione delle successive attività di rilevamento da piattaforma aerea e terrestre. Gli strumenti topografici di alta precisione permettono rilevamenti metrici georeferenziati di ampie porzioni di territorio, di manufatti architettonici, di infrastrutture, oltre ad essere utilizzati a supporto delle scansioni laser tridimensionali da piattaforma terrestre. Per quanto riguarda il segmento di rilevamento da piattaforma aerea, sono stati e saranno adoperati diversi tipi di sensori, di cui si illustrano qui i principali. La camera aerofotogrammetrica digitale Leica ADS40 consente l’acquisizione di immagini stereofotogrammetriche tricoidi (in avanti, nadir, indietro) utili alla redazione di cartografie numeriche digitali del territorio; le immagini sono lette nello spettro visibile e nell’infrarosse che saranno adoperate per l’elaborazione di planimetrie tridimensionali quotate dell’intera area del comune, da utilizzare sia come base cartografica per il Geographycal Information System, sia come supporto per lo studio dell’evoluzione del costruito, attraverso il raffronto con cartografie ed ortofoto storiche. Il Sensore LIDAR LEICA ALS50II consente la lettura tridimensionale puntuale del territorio, da cui estrarre modelli DSM e DTM ad altissima definizione. Le scansioni LIDAR possono essere integrate con le immagini da ADS40 utili alla modellazione fotorealistica della nuvola di punti. Il risultato prodotto da tale sensore è modello tridimensionale georeferenziato, visualizzato sotto forma di nuvola di punti, dal quale è possibile estrapolare planimetrie, sezioni, e qualsiasi altro tipo di elaborato grafico. La scansione ha consentito di ottenere un modello tridimensionale sia del suolo (DTM) che della superficie (DSM). L’utilizzo di questo sensore per il telerilevamento da piattaforma aerea è di particolare interesse nell’applicazione in campo archeologico, per la possibilità di avere in tempi brevi e senza entrare in contatto diretto con oggetti che potrebbero danneggiarsi, un’enorme quantità di informazioni tridimensionali, e soprattutto una visione globale di un’area estesa, che in tutti i rilievi di tipo tradizionale è stata rappresentata in modo parziale. In una fase successiva è comunque possibile integrare il modello attraverso riprese terrestri nelle zone di maggiore interesse. Le camere multispettrali Itres CASI1500 e TABI320 per la produzione di immagini in vero o falso colore e di immagini termiche georeferenziate della superficie terrestre, applicabili ai Modelli Digitali del Terreno. L’utilizzo di questi sensori permette, attraverso l’interpretazione da parte dei ricercatori competenti in quello specifico disciplinare, la mappatura geologica, la mappatura della copertura del suolo, la realizzazione di carte tematiche sull’utilizzo del suolo, l’agricoltura, la vegetazione ed il suo stato di salute, l’inquinamento delle acque, ad esempio nello studio delle condizioni del fiume Sarno che bagna il territorio di Pompei.
Durata: 16 mesi
Azioni da Realizzare:
Grado Raggiungimento Obiettivi: 25%
Risorse Umane: 11,6 mesi/uomo;
Sede Operativa: Laboratorio ARS
Risultati Attività: