Il giorno 06 Febbraio 2015 alle ore 10.00, presso Il Laboratorio sito in Via I Maggio, Frignano, si è svolta una riunione finalizzata all’integrazione e alla convergenza delle diverse competenze professionali dei vari gruppi di ricerca interessati e impegnati nello sviluppo del progetto Campus Pompei e nell’implementazione delle varie soluzioni.

L’incontro ha anche affrontato tematiche di natura informatica e applicativa concretizzando gli sforzi profusi nella realizzazione di modelli in applicazioni fruibili in real time non solo dagli addetti ai lavori, esperti nei loro campi applicativi, ma anche da utenti provenienti da altre aree e campi di interesse.

Le tematiche e le metodologie di approccio e ricerca delle soluzioni hanno sottolineato lo stile di lavoro dei vari gruppi, volti sempre a guardare la frontiera e l’avanguardia delle nuove tecnologie quale strumento per raggiungere obbiettivi, e non certo come fine, non perdendo mai di vista i principi fondanti del lavoro del Ricercatore e dell’Architetto, la cui complessità e solidità del modello lavora dietro le quinte, e deve risultare trasparente all’utente che può fruirne direttamente i risultati, in maniera visuale e interattiva.

La consapevolezza che gli strumenti informatici selezionati sono appunto solo il mezzo, sebbene il più moderno esistente, ha rimarcato che il valore intrinseco della ricerca sta nel metodo sviluppato per perseguirla, nella condivisione della conoscenza e nella certezza che la qualità dei risultati stessi risiede nel talento dei ricercatori nell’usare gli strumenti a loro disposizione, nell’adattarli nel modo più virtuoso a perseguire anche scopi per i quali non erano stati pensati e nel crearne nuove versioni per nuove soluzioni quando necessario e non cristallizzarsi a ciò che è superato.

La divulgazione a “codice aperto” delle nozioni del proprio bagaglio culturale e competenze è avvenuta nel modo più naturale possibile perché sotto l’insegnamento e la guida del Responsabile Scientifico il Preside Prof. Gambardella, tutti i ricercatori hanno da tempo imparato che solo le nozioni possono essere trasferite ma non il talento nell’applicarle. Quindi non temono di divulgare le proprie competenze perché la differenza la farà il talento, proprio nella filosofia del codice aperto, e in questa riunione questo obbiettivo è stato raggiunto con successo.

L’ impronta della riunione sebbene di natura scientifica e tecnica nei vari campi di ricerca ha toccato argomenti anche di natura umanistica a dimostrazione del fatto che i vari gruppi non perdono mai di vista il centro di ogni sforzo, ovvero l’Uomo e le sue opere, che spesso sopravvivono ai loro ideatori e fruitori, e sono l’unica memoria tangibile di ogni cultura che ambisce a non essere troppo in fretta dimenticata.